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Il cambiamento è sempre necessario, ancora di più nel mondo della rappresentanza sociale. Il lavoro che cambia, la popolazione che invecchia, l'emergere di nuovi bisogni e una profonda frammentazione sociale richiedono modelli di rappresentanza capaci di adattarsi alle trasformazioni e alle specificità. La velocità imposta dalla globalizzazione e lo sviluppo straordinario della tecnologia generano spaesamento e insicurezze. In passato le comunità accoglievano le persone in luoghi di aggregazione oggi sempre più impersonali e virtuali. I nuovi bisogni necessitano di prossimità e di messa a rete degli strumenti con i quali le parti sociali esercitano la partecipazione attraverso il welfare integrativo. Salari bassi, precarietà, formazione inadeguata, fondi pensione a cui aderiscono in pochi, servizi sanitari sempre più privati e servizi sociali da ripensare assieme a trasferimenti monetari condizionati che aumentano le disuguaglianze senza contrastare le nuove povertà. Solo con un reale processo di rinnovamento si potrà arrivare a cambiamenti concreti percepiti da chi si intende tutelare. Un'analisi attenta e approfondita, rivolta ai diversi attori sociali, per far sì che la rappresentanza diventi strumento efficace nella gestione delle relazioni industriali in una chiave innovativa che risponda ai bisogni emergenti. Prefazione di Bruno Manghi. Postfazione di Giuseppe Sabella.